- Categoria: DETRAZIONI FISCALI
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- L’anno scorso ho fatto eseguire lavori di ristrutturazione in un appartamento vuoto, non locato, di cui mia moglie, con me convivente, era usufruttuaria. La tipologia dei lavori era tra quelli previsti per l’agevolazione fiscale decennale. La spesa è stata tutta a mio carico, fatturata a mio nome, e pagata con lo speciale bonifico bancario come indicato dall’agenzia delle Entrate. La prima rata è stata inserita nella mia dichiarazione Irpef 2015. Purtroppo, quest’anno mia moglie è mancata e l’usufrutto si è riunito alla nuda proprietà in capo a mia figlia, che ha concesso l’appartamento a una terza persona con contratto di comodato d’uso, senza limiti di tempo. Vorrei sapere se l’agevolazione fiscale per gli anni futuri è ancora valida per me e se posso passarla a mia figlia. Cod. 31
- Un contribuente ha eseguito spese di ristrutturazione con detrazione del 50 % e 65%. Successivamente cede alla figlia la nuda proprietà, dopodiché muore. Poiché non vi è una vera successione, le detrazioni passano alla figlia che era nuda proprietaria? Lo stesso contribuente era contitolare al 50%, con il coniuge, dell’usufrutto di un appartamento con spese di ristrutturazione (nuda proprietaria è la figlia). Nell’atto di costituzione dell’usufrutto è previsto che, al decesso di uno dei due coniugi, l’usufrutto passi all’altro. Al decesso del contribuente, il coniuge sopravvissuto può detrarre le spese di ristrutturazione sostenute dal coniuge deceduto? Cod. 73
- Alla morte di mio padre, ho ereditato la nuda proprietà e i 2/3 di usufrutto di una palazzina composta da tre appartamentini. Uno è occupato da mia madre, che detiene il rimanente 1/3 di usufrutto, oltre al diritto di abitazione. Gli altri due appartamenti sono affittati a canone concordato. Nel 2014 sono stato fatti lavori di ordinaria manutenzione dell’impianto di riscaldamento comune alle tre abitazioni. Non ho mai chiesto il codice fiscale del condominio. Le spese sono state sostenute da mio marito, convivente, con fattura e bonifico a suo nome. Noi viviamo in un’altra zona della città. Chiedo se mio marito può fruire dell’agevolazione del 50% e in che misura. Cod. 81
- Un soggetto era proprietario al 50% dell’appartamento adibito a residenza familiare. A seguito della morte della madre, e alla rinuncia all’eredità da parte del coniuge superstite, è poi diventato proprietario al 100 per cento. In capo a questo soggetto, si conserva il diritto di scaricare fiscalmente nel tempo il residuo ammontare delle spese a suo tempo sostenute per il rifacimento della facciata condominiale, anche se sull’immobile citato vi è riserva a favore del coniuge, ex secondo comma dell’articolo 540 del Codice civile? Cod. 132
- Il bonus mobili è trasferibile agli eredi? Cod. 137
- Due fratelli sono comproprietari al 50% di un immobile pervenuto in eredità. Uno dei due risiede in questo immobile, avendovi stabilito l’abitazione principale, e non corrisponde alcun corrispettivo all’altro fratello. Il comodato gratuito sulla metà dell’immobile risulta solo da un atto notorio (di cui non si ha copia), rilasciato in passato al Comune ai fini Ici, mentre nessun comodato gratuito è stato mai registrato all’agenzia delle Entrate. Prossimamente saranno effettuati alcuni lavori condominiali, su cui spetta la detrazione del 50 per cento, e per tali lavori la spesa sarà sostenuta dal comproprietario residente, per cui l’amministratore attesterà il pagamento da parte di uno solo dei comproprietari. L’agenzia delle Entrate potrebbe non riconoscere la detrazione per intero al soggetto comproprietario che ha sostenuto la spesa, in mancanza di un contratto di comodato gratuito registrato? Cod. 150
- Nel 2012 è deceduta mia madre, proprietaria dell’abitazione principale in cui risiedeva insieme con mio fratello. L’immobile, nel 2011, è stato oggetto di lavori di rifacimento della facciata condominiale, per i quali la defunta ha fruito del beneficio fiscale del 50 per cento. Quest’anno, mio fratello – che continua ad abitare nella casa della defunta e ha ereditato un quarto dell’abitazione – con la dichiarazione dei redditi ha iniziato a portare in detrazione le rate residue, così come previsto al comma 8 dell’articolo 16–bis del Dpr 917/1986. Ha compilato la sezione III A (spese per ristrutturazione edilizie) del modello 730, riportando gli stessi dati della dichiarazione dei redditi della madre, con l’aggiunta del codice 4 (immobile ereditato) alla colonna 5 (situazioni particolari). Il comportamento adottato da mio fratello è corretto o, invece, avrebbe dovuto indicare nel campo 3 (codice fiscale) quello del de cuius, anziché quello del condominio? Cod. 158
- Durante l’anno ho pagato spese condominiali di ristrutturazione su un appartamento nel quale risiedo con mia moglie, nuda proprietaria. Titolare dell’usufrutto dell’appartamento risulta mia suocera. Nel caso di mio decesso, le quote residue di ristrutturazione possono essere detratte da mia moglie se continua a risiedere nell’appartamento? Cod. 163
- Se, immediatamente dopo la successione, l’erede decide di concedere l’usufrutto sull’immobile di proprietà, dove lui stesso abita, al convivente, le rate rimanenti delle detrazioni fiscali per risparmio energetico, che il de cuius riportava nella dichiarazione dei redditi, possono essere trasferite all’usufruttuario? Cod. 184
- Un soggetto era proprietario al 25% e usufruttuario al 50% dell’abitazione familiare. A seguito di decesso, ha lasciato (con testamento olografo) il 25% di nuda proprietà alla figlia, che non risiede nell’immobile in questione, mentre l’usufrutto è andato al coniuge superstite. Il defunto era titolare di spese di ristrutturazione edilizia (erano intestate a lui perché il coniuge era titolare solo di pensione minima e non poteva detrarre nulla): le quote residue possono essere detratte dal coniuge superstite, usufruttuario al 100%? Cod. 207
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